I Florio
I Florio sono una famiglia di origine calabrese che si trasferisce a Palermo alla fine del ‘700 e che nel corso dell’800 è protagonista di una straordinaria ascesa economica fino a diventare, nella seconda metà del secolo, una delle prime famiglie industriali italiane ed entrare nella cerchia ristretta dell’alta aristocrazia finanziaria internazionale.
In Sicilia, e a Palermo in particolare, il nome “Florio” risuona di ricchezza, bellezza, eleganza magnifica, piaceri. Ma non quel tipo di ricchezza cui i siciliani sono tradizionalmente abituati e cioè la ricchezza dei “.. feudi accavallati ai feudi” di Lampedusiana memoria. Ma di una ricchezza diversa, della ricchezza che deriva dal lavoro, dall’applicazione costante e intelligente al commercio e all’industria, e che proprio per questo appare in un certo modo più sorprendente, più favolosa quasi, agli occhi di un siciliano. Insomma una ricchezza borghese di cui i Florio, nell’immaginario siciliano, rappresentano il modello ideale capace di suscitare ammirazione, ma raramente emulazione.
Il destino siciliano dei Florio si compie attraverso quattro generazioni nell’arco di circa 130 anni, una parabola ampia quanto quella del regno normanno o di quello borbonico. È soprattutto il momento declinante di questa parabola ad essere rimasto nella memoria collettiva, poiché ha segnato un’età (l’ultimo decennio dell’800 e il primo del ‘900) che, in retrospettiva, ci appare anche l’ultima stagione di vitalità e di bellezza per la città di Palermo. Le devastazioni della guerra e soprattutto gli scempi della speculazione edilizia degli anni ’60 hanno fortemente deturpato e in alcuni casi, del tutto cancellato quella bellezza. Forse è anche per questo che il nome “Florio” si collega, soprattutto, nell’immaginario dei palermitani, a un sentimento di nostalgia. La nostalgia per una bellezza perduta, ma anche per quello che la nostra città avrebbe potuto essere, e non è stata, per un futuro in cui avremmo potuto riconoscerci con orgoglio, ma che non si è realizzato. Eppure, a ben vedere, molte delle idee imprenditoriali dei Florio, dal turismo all’industria alimentare ed enologica, dall’armatoria alla nautica e al design, sono forse ancora oggi le idee migliori su cui puntare per uno sviluppo in armonia con le vocazioni dell’isola.
Dai Florio dunque non solo memorie nostalgiche, ma forse anche l’indicazione di un cammino futuro.
Comunque sia il tema dei Florio ci porta ad esplorare alcuni aspetti della cultura e della storia siciliane molto utili per leggere la Sicilia e Palermo in particolare.
A questo tema sono dedicate due passeggiate a Palermo e una escursione a Marsala. Le due passeggiate di Palermo seguono le tracce dei Florio dai quartieri marinari del centro storico, attraversando quelli borghesi di fine ottocento, fino alla contrada dell’Olivuzza dove sorgeva la loro mitica dimora, consentendo di ricostruire, nel commento dei luoghi attraversati, l’intera vicenda dei Florio, sullo sfondo della storia siciliana ed europea dall’inizio del 1800 fino all’avvento del fascismo.
L’escursione a Marsala è invece un approfondimento sull’industria enologica dei Florio , uno dei settori industriali maggiormente legati al loro nome, e soprattutto ancora in attività con una produzione di vino Marsala venduta in tutto il mondo ancora con l’antico marchio Florio.
Itinerari
- Sulle tracce dei Florio – parte I: la nascita di un impero economico nella Palermo dell’800
- Sulle tracce dei Florio – parte II : da Ignazio a Ignazio, apice e declino
- Sulle tracce dei Florio: Viaggio a Marsala